Una passeggiata tra le frazioni di Alagna
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Approfondimento
I piccoli e pittoreschi villaggi che circondano il centro storico di Alagna sono tutti collegati tra di loro e offrono la possibilità di fare delle belle passeggiate per scoprire i tratti più caratteristici del territorio. Si tratta di itinerari adatti ai camminatori abituali e, alcuni, alle famiglie, che non comportano particolari difficoltà. Dalla chiesa parrocchiale di san Giovanni Battista (piazza A. Grober) gli itinerari si snodano attraverso alcune delle frazioni “antiche”, edificate dai primi coloni Walser, e delle frazioni “alte” dalle quali si può godere di pittoreschi scorci panoramici.
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Itinerario 1 (circa 1 ora) Le Frazioni del Centro. Partendo da piazza Grober si lascia la chiesa parrocchiale alle spalle passeggiando verso frazione Pedelegno, con un gruppo di case antiche dal grande fascino che regalano un “colpo d'occhio” molto suggestivo delle caratteristiche architettoniche del paese. Si scende ancora verso frazione Riale inferiore con la grande croce in pietra, eretta a ricordo dei lutti dovuti a calamità naturali, la cappelletta e la chiesina della Visitazione decorata da Giovanni Avondo. Poco oltre si raggiunge frazione Giacomolo famosa per la presenza della palazzina ottocentesca del teologo Giuseppe Farinetti, della casa natale di don Giovanni Gnifetti, e di una delle case della famiglia D’Enrico, valenti artisti. Passeggiando tra i prati si arriva in frazione Resiga, dove si è conservato un bell'esemplare di segheria idraulica alimentata dalle acque del torrente Otro che, proprio qui, offre la vista di una splendida e gorgheggiante cascata. Risalendo verso il centro di Alagna si passa da Riale superiore con l’oratorio dedicato a san Pantaleone, il ponte sul torrente Fuar, l’ottocentesca casa Grober. A questo punto si guadagna il possente Teatro dell’Unione Alagnese, inaugurato nel 1900. Tenendo la sinistra si costeggiano splendidi orti e, in breve, si fa ritorno in piazza Grober.
Itinerario 2 (circa 2 ore) Le Frazioni Antiche. Partendo da piazza Grober si lascia la chiesa parrocchiale alle spalle risalendo in direzione Wold. Il cammino procede dal ponte di Zam T’achi per raggiungere Pedemonte, un villaggio pressoché intatto al centro del quale si può visitare il Museo Walser e il grazioso oratorio di San Nicolao, passando per frazione Ponte, distrutta da un incendio nel 1819 e ricostruita poco dopo. Da Pedemonte si continua verso Ronco, piccolo e panoramico abitato appoggiato sul fianco della montagna, e Ronco Superiore, dove si può osservare un fienile costruito su degli antichi stodal-bai, dei piedritti di legno che servivano a distanziare il modulo edificato dal suolo. Attraversando il torrente Mud si raggiungono le frazioni San Nicolao e Uterio dove si possono vedere il forno e i mulini, tradizionali siti dell'Ecomuseo. Il sentiero continua verso Merletti, dove si è conservato uno dei forni per la produzione della calce e i pregevoli affreschi del XV secolo nella chiesetta di santa Maria Maddalena (Merletti Superiore).
Itinerario 3 (circa 2,5 ore) Le Frazioni Alte. Partendo da piazza Grober si lascia la chiesa parrocchiale alle spalle e, passando accanto agli orti e a bellissime case Walser si sale verso la val d’Olen fino a frazione Bonda (sopra il piazzale delle funivie). A questo punto il percorso continua seguendo il torrente Olen e arriva alle frazioni Dosso e Piane punteggiate da fienili, forni, giardini, oratori adorni di belle opere d'arte. In seguito si guadagna la piccola Rusa, con case risalenti al XV secolo e l’oratorio dedicato a san Giovanni Decollato e si cammina verso Goreto, un agglomerato risalente alla prima metà del XIV secolo immerso nella vegetazione dei pascoli e dei campi. A Montella le case sono appoggiate su un grande terrazzo d’erba e, secondo le fonti, questa fu l’ultima frazione fondata dai coloni nel 1438. Il piccolo oratorio di santa Maria Ausiliatrice detta il passo verso un bel panorama sul centro di Alagna. Mentre il sentiero prosegue verso il centro si costeggia frazione Casa Prati e Porrazzo, in cui si ammira l’elegante “Villa des Roses” d’inizio Novecento. Termine dell’itinerario è la Piazza degli Alberghi, che prende il nome dalle strutture ricettive sorte a partire dalla fine dell’Ottocento.
Itinerario 4 (circa 3,5 ore) La Val d’Otro. Partendo da piazza Grober si lascia la chiesa parrocchiale alle spalle e si scende lungo la via principale del paese fino ad imboccare la stradina a gradoni che sale verso Riale Superiore e l’imbocco del sentiero 203. Raggiunta l’area di Otro, l’itinerario piega tenendo la destra: si arriva a Feglierecc circondata, come le altre frazioni, da fertili prati e terrazzamenti tra le antiche case. Si scende leggermente verso la conca di Follu, forse la frazione più famosa della valle di Otro, con la chiesina dedicata alla Madonna di Neve e l’antica latteria (oggi rifugio). Appena oltre si guadagna Ciucche e, con altri 10 minuti di cammino, si arriva a Dorf dove il forno, la bella fontana e le case rurali. Una variante può essere la salita al Belvedere di Otro (15 minuti) dove si possono ancora osservare le strutture della vecchia ovovia, una parte degli impianti per lo sci utilizzati fino agli anni ’70 del secolo scorso. Si prosegue il cammino verso Scarpia che, tra i tratti originari meglio conservati, da la possibilità di osservare i terrapieni paravalanghe nel retro delle case, e Weng immersa nei prati da pascolo e coltivazione. Il cammino approda gradevolmente a Gender tra prati e boschi di larice per poi ricongiungersi con Alagna.