Serravalle Sesia
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metri - Altezza
Maggio - Festa patronale Pentecoste

Territorio
Serravalle, paese dal nome etimologicamente evocativo, è considerato da secoli la “guardia” della Valsesia dalla parte della sponda destra del fiume Sesia, una sorta di ideale chiusura. La sua storia inizia, propriamente, nel 1255 con in nome di Borgofranco, un villaggio costruito dagli abitanti di Naula per trovarvi maggiore protezione; entro il 1270 è già nominato come Serravalle. Si trova adagiato lungo il fiume Sesia in una zona pianeggiante, bagnata dal torrente Chezza, dal rio Balmella e dal Rio Chiorina. A livello altimetrico l’area del comune varia dai 313 ai 699 mslm. Nella zona di ponente, tempo addietro, abbondava la coltivazione dei vigneti (più noti quelli del Sarromeo e Brocchellio). Serravalle ha tre frazioni: Bornate, Piane Sesia e Vintebbio che furono comuni autonomi fino al 1927.
Arte e cultura
La struttura urbanistica del centro e delle frazioni ricorda la fondazione antica, risalente almeno al X secolo. Il centro, Serravalle appunto, costituisce l’ultima area nata dopo i ben più antichi insediamenti di Naula, Vintebbio e Bornate, i cui signori vengono chiamati, generalmente, Arimanni (nel diritto Longobardo questo nome indica che i signori godono di libertà e di proprietà ma non di giurisdizione). Nel XIV secolo Serravalle divenne dominio dei Visconti di Milano, passando poi ai Savoia nel 1427, al conte Ludovico Fieschi, signore di Masserano, nel 1527 e, infine, fu venduto al nobile vercellese Francesco Salomone nel 1561 ormai elevato a dignità di contado. Si tratta di passaggi utili a ricordare come quest’area sia stata soggetta molte volte, nei secoli, a eventi armati di diversa natura, cosa che ha influito sia sull’aspetto religioso che culturale dei suoi abitanti. Nell’area più esterna di Serravalle si trova il Santuario di sant’Euseo, uno dei più importanti della Valsesia nonché meta di assidui pellegrinaggi a partire dal Quattrocento. Si segnala l’unico museo esistente, il Museo di Storia d'Arte e Antichità “don Florindo Piolo", sistemato all’interno del castello medievale rimaneggiato nell’Ottocento.
Una delle località più ampie è Piane, costituita da dieci "cantoni": San Giacomo, Casa Quazzo, Imbrico, Bertola, Martellone, La Sella, De Ambrosis, Naula, Mazzone e Mazzone Sopra o Castorino, tutti generati da antichi cascinali isolati abitati da una famiglia che ha poi trasmesso il proprio nome. Al centro si trova la chiesa parrocchiale di san Giacomo, seicentesca, con uno splendido altare ligneo scolpito, dorato e dipinto; interessante è anche l'oratorio di san Carlo dove è conservata una Pietà in legno policromo. Una gradevole passeggiata può avere come meta frazione Sella, raccolta intorno alla fontana e al piccolo oratorio dell'Immacolata Concezione. A Naula, invece, si trova la più antica pieve del territorio, dedicata a Maria, costruita in stile romanico.
Bornate, forse la frazione più popolosa di Serravalle, è centro di molte attività commerciali e artigiane. Il villaggio è aggraziato e vi si trovano cortili interni, case con eleganti loggiati e arcate. Possiede tre chiese ma quella più antica sta nella zona di ponente ed è intitolata al santo Nome di Maria. A sud, invece, si scorge una porzione del castello medievale che stava sopra uno sperone roccioso a strapiombo sulla valle. Era costruito con sassi porfirici estratti in zona, era senza fosso e sono ancora visibili parti di cinta muraria, la torre di vedetta e le basi di altre due torri a sezione tonda.
Vintebbio fa eco a Bornate soprattutto per via di quelle mura medievali sopravvissute alla distruzione del castello, probabilmente il più esteso della zona.
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Sport
Si pratica il trekking e la camminata dolce dalla “vaga pianura” di Serravalle verso i sentieri tra le colline e le cime disposte a corona intorno al paese.
Le passeggiate più note sono, ad esempio, quelle che conducono verso Pietra Gruana (699 m), sant’Emiliano (743 m), Cima Vassalloni (753 m ).
Curiosità
Fra il 1908 e il 1935 Serravalle era servita da una stazione ferroviaria posta lungo la linea ferroviaria Grignasco - Coggiola. Dopo la dismissione della linea una parte della ferrovia continuò ad essere utilizzata come raccordo industriale a servizio della Cartiera. Tra il 1880 e il 1933 il paese poté usufruire anche del tranvia Vercelli-Aranco di Borgosesia.
Merita di essere menzionato un serravallese illustre: padre Giovanni Antonio Baranzano (1590 – 1622), chierico regolare di san Paolo. Fu un celebre filosofo, oratore, divulgatore copernicano. L’opera fondamentale da lui scritta s’intitola "Uranoscopia, seu de coelo" data alle stampe nel 1617.
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Da non perdere
Celebra un santo eremita ed è uno dei santuari dei più importanti della Valsesia, meta di assidui pellegrinaggi a partire dal Quattrocento
I CASTELLI
Nel tessuto urbanistico si possono ancora osservare i resti di alcuni insediamenti fortificati medievali
PASSEGGIATE NEI VILLAGGI
Tra il centro storico e le frazioni adiacenti si possono fare dei trekking urbani molto interessanti a livello culturale per visitare le chiese e osservare le architetture