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Ponte e chiesa di San Quirico e Giulitta

Invalsesia Borgosesia

Approfondimento

Nell'area di Bettole, la frazione di Borgosesia che si trova dirigendosi verso Grignasco, si conservano i ruderi di un luogo storicamente molto importante non solo per la città ma, in generale, per la Valsesia. Si tratta di una piccola chiesa dedicata ai santi Quirico e Giulitta (577 m), posta sulle rive dell'omonimo rio e di poco sopraelevata rispetto all’attuale strada carrozzabile. Anticamente nelle vicinanze stava un ponte per attraversare il fiume. La ristrutturazione della chiesa avviene nel 1654 ma oggi è del tutto atterrata. Il ponte, otturato dal possente viadotto ferroviario, è da sempre considerato il limes naturale della Valsesia: il confine dal quale inizia, propriamente, il territorio del Circondariato di Valsesia. Del resto, Quirico e Giulitta sono santi invocati, tradizionalmente, per la protezione delle aree di confine. Qui ebbe luogo anche uno tra gli episodi bellici più noti per la storia locale: nel 1520 le milizie di Tiberino Caccia, che aveva ricevuto in feudo la valle da Francesco I Sforza, fu cacciato e sconfitto da una schiera valsesiana armata guidata da Alberto Giordano di Fobello. La tradizione riporta che, principiando la battaglia, udite le parole del Caccia sull’intenzione di infeudare nuovamente il territorio il Giordano rispose “se è così, siccome la valle prende il nome dal Sesia, nel Sesia convien principiare il possesso” dando ordine ai suoi di scaraventare il condottiero e gli armati nemici nel fiume, come avvenne. Si dice che la cappellina, ormai diroccata, costruita e ora posta sotto il viadotto ferroviario, sia nata a ricordo di quella furente cacciata (e delle vittime) ma sia anche una meta salvifica: infatti, la cappella costituiva un passaggio verso l’attraversamento del fiume Sesia e qui si usava pregare per la buona riuscita dell’impresa.

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