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Piccola e accogliente San Giuseppe

Invalsesia Alto Sermenza località san Giuseppe

Approfondimento

Raccolta e ridente, a ridosso di prati e pascoli, San Giuseppe forma un comune unico con Rima dal 1835. La zona, sin dall'antichità, era abitata da genti valsesiane autoctone. E' attraversato dal torrente Nonay, che da il nome all'omonima valle nota per una interessante ricchezza e diversità forestale. Dal paese parte il sentiero che collega San Giuseppe (1.113 m) alla Bocchetta della Moanda (2.422 m). Sulla strada si affaccia l'elegante casa parrocchiale, ritmata da logge scandite da arcate e attigua alla chiesa parrocchiale dedicata a San Giuseppe. La chiesa venne edificata entro il 1754 al posto di un oratorio più antico. Il progetto architettonico è del varallese Giovanni Battista Morondi e presenta una pianta ovale, due cappelle laterali e un grande presbiterio. Particolarmente interessante è l'ancona lignea posta dietro l'altare maggiore nel quale è presente una scultura della Madonna del Rosario. Gli affreschi della cupola, raffiguranti l'Ascensione, vennero dipinti da Carlo Borsetti (XVIII secolo) mentre le cappelle laterali furono affrescate anche da Antonio Orgiazzi "il vecchio" (XVIII secolo), Giuseppe Avondo e Giuseppe Antonio Pianca (XIX secolo). Pregevole il gruppo scultoreo in terracotta del Tabacchetti raffigurante un Ecce Homo.


Superando la chiesa si scorge il bel ponte in pietra che solca il torrente Nonaj e si guadagna la piazzetta. Al centro è posizionata la fontana "Boggio" (1924). Guardando verso le case si riconosce ancora l'antico forno rionale, datato 1703 ma certamente risalente a tempi più antichi. Tra le frazioni che circondano San Giuseppe (Sause, Piedifagiolo, Buzzo, Piane) meritano menzione Casavarotti, dove si può osservare una casa walser e Pietremarce, dove si trova l'oratorio di Sant'Anna, caratterizzato da belle decorazioni in stucco.

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