La tradizione mobiliera
- Viewed - 116

Approfondimento
Grignasco è stata per svariati decenni una piccola capitale della produzione del mobile.
Una fabbrica in particolare ha segnato un’epoca come capofila per stile e gusto: è la “Fabbrica di mobili artistici fratelli Beatrice”, fondata dai fratelli minusieri Gaudenzio e Antonio Beatrice nei primi anni del Novecento dopo il rientro in patria da un periodo di lavoro in Svizzera. Grazie ad una profonda esperienza nella lavorazione del legno iniziano a proporre dei pezzi capaci di suscitare sin da subito l’interesse del pubblico della zona ma anche dei territori intorno, approdando nella Torino sabauda. Ogni pezzo, del resto, è lavorato a mano con cura e meticolosità, caratteristiche che rendono ogni mobile un vero pezzo unico. Il primo piccolo laboratorio si trasforma, negli anni Venti, in una fabbrica effettiva per tutte le fasi di produzione del pezzo, a cominciare dalla selezione delle assi. L’esercizio cresce in fama, in produzione e in numero operai: sono operativi almeno quaranta tra intagliatori, intarsiatori, scultori, lucidatori. Si lavora alacremente proponendo diversi stili in voga in quel tempo: dal Liberty inglese al Biedermeier tedesco ai Luigi XIII/XVI francese.
La fabbrica Beatrice viene seguita da una miriade di altre fabbriche a conduzione familiare tra le quali, ad esempio, Vinzio, Perazzi, Tizzoni, Guidetti. Dino e Guido Cerri guideranno un’altra azienda nata in seno alla fabbrica dei Beatrice che avrà molto successo anche in Svizzera.
Grignasco, negli anni Cinquanta del Novecento, è un piccolo nodo focale nel settore, al punto che ospita annualmente anche una Mostra molto nota.
Con il passare dei decenni, l’affermarsi del sistema industriale e il mutamento dei gusti del pubblico la produzione mobiliera grignaschese andrà piano piano estinguendosi. La fabbrica Beatrice, nel frattempo, sarà una delle ultime a chiudere negli anni Ottanta del secolo scorso dopo essersi occupata anche di mobili completamente diversi dalla sua tradizione originaria, più a buon mercato e lavorati a macchina.