La ferrovia Grignasco-Coggiola
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Approfondimento
La linea ferroviaria che collegava Grignasco a Coggiola, nota come ferrovia della Valsessera, è un’opera d’arte ingegneristica ormai completamente persa ma non dimenticata. La richiesta per un servizio ferroviario era stata inoltrata dagli industriali locali a partire dal 1883; finalmente, ottenuta la concessione nel 1906, i lavori iniziarono e la linea fu inaugurata il 10 maggio 1908.
Il progetto realizzato dagli ingegneri Vicari e Chiaves prevedeva una ferrovia a binario singolo a scartamento ordinario, armata con rotaie Vignoles; una lunghezza di 14,503 chilometri per raggio di curvatura di 250 metri e una pendenza massima del 17 per mille. I convogli potevano arrivare alla velocità massima di 45 chilometri/orari. Il traffico era prevalentemente costituito da treni merci con tre coppie di treni giornaliere, portate a quattro dal marzo 1909. Negli anni Trenta la linea era percorsa da sei coppie di treni giornaliere: nel 1931 il parco rotabili era costituito da tre locomotive a vapore, nove carrozze a due assi, due bagagliai e ventisei carri merci. Purtroppo, però, in quello stesso periodo la forte concorrenza dei trasporti su ruota cominciò a segnare il declino della linea. Durante l’alluvione dell’agosto del 1934 due arcate del ponte sul Sesia crollarono, limitando il servizio ferroviario alla tratta tra Serravalle e Coggiola.
Il 9 febbraio del 1935 la linea fu soppressa.
La prima stazione ferroviaria sul percorso della Grignasco – Coggiola era quella di Serravalle: nella prima parte del percorso, infatti, la linea intersecava alcune volte il più vecchio tranwai Vercelli – Aranco, duplicando le fermate a Serravalle e a Bornate. Nel primo dopoguerra furono riparate le prime due campate danneggiate sul viadotto del Sesia ad opera della Cartiera Italiana che gestì questa prima tratta della linea in regime di raccordo ferroviario privato per le proprie necessità, dal momento che generava un notevole traffico di materie prime; il servizio alla Cartiera rimase attivo fino al 1968 ma, quando si danneggiò nuovamente il ponte durante l'alluvione del 2 novembre di quell'anno venne a cessare anche questo storico servizio. Si mantenne, tuttavia, un trasporto ferroviario di materie prime attraverso il trasbordo di carri ferroviari su carrelli stradali utilizzando lo scalo della stazione ferroviaria di Borgosesia fino agli anni ’80 del Novecento.