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Il personaggio di Cellio: Lorenzo Peracino (1710 – 1789)

Invalsesia biografia Lorenzo peracino

Approfondimento

Lorenzo Antonio Cirillo Peracino, uno dei più prolifici e noti pittori e scultori del Settecento valsesiano, nasce nella piccola località di Bosco di Cellio il 16 maggio 1710. È il primo di sei figli nati da Giovanni Battista e Panacea Picchi, una famiglia di contadini; il padre è anche fabbriciere per i due oratori di Bosco (san Defendente e san Giacomo). Probabilmente Lorenzo inizia ad andare a scuola a Cellio dove esisteva una Schola di Dottrina Christiana ma della formazione successiva non si ha nessuna notizia. Si può presumere un viaggio di istruzione a Roma grazie al rinvenimento di un volume dedicato alla città eterna. Nel 1734 sposa Cirilla Lanari, anche se dell'evento manca notizia sicura. L’anno successivo questa donna gli darà il figlio primogenito, Giovanni Battista, che diventerà pittore nella sua bottega e, in seguito, avrà altri tre figli. La prima opera conosciuta del Peracino è la tela dipinta a olio con il Martirio di san Mamante per la chiesa parrocchiale di Cavaglio d'Agogna (1736). Negli anni seguenti sarà impegnato con opere per i Misteri dolorosi nella chiesa di san Pietro detto da Lopià (Galliate), per gli interni del santuario del Varallino (in cui sarà presente a più riprese soprattutto in estate), per la chiesa parrocchiale di Cellio (cappella del Crocifisso, 1754), per la chiesa parrocchiale di Valduggia, per la decorazione della chiesa parrocchiale di Breia, di Borgosesia e Trecate (1761). Opere sue sono anche al sacro Monte di Domodossola, al Santuario di sant'Anna di Montrigone a Borgosesia, al santuario della Madonna del Sasso, alla chiesa parrocchiale di sant'Albino di Pella, nella basilica di san Giuliano (Gozzano), nella chiesa di santa Maria del Rosario (Gattinara) e nella cupola della chiesa di san Gaudenzio a Cavallirio (1770). Muore a Bosco il 25 dicembre 1789. La famiglia Peracino si estinguerà agli inizi del Novecento.

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