Il castello di san Lorenzo
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Approfondimento
Immersi nelle colline coltivate a vigneto si trovano i ruderi del castello di san Lorenzo, realizzato entro il 1187. La fortificazione, provvista di cappella in seguito definita “pieve” in un documento risalente all’882, fu edificata insieme ad altre per volontà del Comune di Vercelli con l’intenzione di rendere questa area meno accessibile alle incursioni nemiche dirette verso la Valsesia.
Posto a 540 m d'altezza, il castello è stato interessato da diverse campagne di scavo al fine di ricostruirne l’epoca, la dimensione, l’orientamento: fu ancora ristrutturato fino al termine dell’epoca viscontea ma fu progressivamente abbandonato a partire dalla fine del XVI secolo.
La tradizione vuole che la cappella di san Lorenzo fosse il luogo di sepoltura del vescovo vercellese Filosofo, santificato dopo la morte ma del quale non si hanno notizie a causa della pressochè totale distruzione degli archivi diocesani da parte degli Ungari e di Arduino d’Ivrea. La tradizione storica locale lo afferma contemporaneo di Gregorio Magno (535 - 604) e riferisce che si recò a Gattinara per scappare dalle persecuzioni perpetrate dai Longobardi. Sappiamo che fu il diciannovesimo vescovo della città di Vercelli e che esisteva, almeno dal 1679, la festa in suo onore fissata al 19 novembre, poi scomparsa. Si doveva trattare, però, di una personalità molto cara alla diocesi vercellese se, nel 1145, il vescovo Ginulfo giunse a Gattinara per elevare a dignità di Collegiata l’antica pieve di san Lorenzo, anche perché il luogo era considerato custode delle spoglie di san Flaviano, quattordicesimo vescovo di Vercelli (+ 542).
Il panorama di cui si può godere da castello è veramente notevole, e i suoi ruderi (una parte del grande portone d'ingresso, alcune mura perimetrali con mastio centrale, una porzione dell’abside della chiesa) sanno ancora raccontare una lunga storia medievale...