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35
kmq - Superficie
265
metri - Altezza
29
Giugno - Festa patronale S. Pietro

Territorio

Gattinara è, oggi, una città dinamica che conserva un borgo di antichissima fondazione ma è, soprattutto, sinonimo di eccellenza vitivinicola: il vino qui prodotto è un DOCG ormai conosciuto e amato in tutto il mondo. Raggiungendo la città dalle pianure vercellesi e novaresi si incontra dapprima un cuscinetto di baraggia, interessante dal punto di vista geologico, ambientale e paesaggistico. La sinuosità delle colline, invece, caratterizza più nello specifico la città, costituita dalle località di Sottomonte, Crosa, Castelle, Centro Storico, Bonda, Rado e San Bernardo. L’ambiente della collina si presenta variegato, punteggiato di belvederi panoramici e solcato di stradine con muretti a secco, rivoli d’acqua, a tratti selvaggio immerso nella fitta vegetazione e in gran parte ordinato e coltivato a vigneto. Il fiume Sesia costeggia la città su un fianco (direzione nord-est verso Romagnano) insinuandosi in boschi rigogliosi che hanno ormai inghiottito gli antichi appezzamenti coltivati o i prati utilizzati, ad esempio, per la canapa e il baco da seta. La città è gemellata con Montbard (Francia) dal 2014.

Arte e cultura

È la Festa dell’Uva, recentemente ribattezzata “LUVA”, a costituire il simbolo dell’aggregazione e dello spirito della città: un intenso weekend all’insegna dell’intrattenimento, della cultura ma soprattutto del buon vino accompagnato dal cibo preparato nelle Tabine e nei ristoranti della città. In realtà si tratta, soprattutto, della festa dei vignaioli: sono loro che, con passione e perizia, trasformano questa terra e la sua uva nell'ottava meraviglia del mondo. .
Verso fine novembre si svolge la secolare Fiera di san Martino che da tradizione prevede, oltre ai mercatini, la sfilata della banda cittadina, il Corpo Musicale santa Cecilia: si dice che, se la banda a San Martino sfila lungo il corso principale, all'inizio del nuovo anno sarà festeggiato il Carnevale.

Le maschere ufficiali del carnevale gattinarese sono il Babacciu (Pupazzo) e la Plandrascia (Scansafatiche) che guideranno le caratteristiche guerre d’acqua e mandarini durante i festeggiamenti.

Il borgo si caratterizza per una rigorosa trama urbanistica progettata dal Comune di Vercelli con la fondazione del borgofranco (1242): dalle mappe (o da moderne foto aeree) si riconosce la ripartizione del territorio secondo una croce centrale (come negli accampamenti e nelle città romane) sulla quale sono posti dodici isolati rettangolari. Le parti adiacenti alle strade erano adibite ad abitazione, mentre le parti retrostanti, solitamente, ospitavano spazi per usi agricoli, stalle, ricovero di attrezzi ecc. In quello stesso periodo, peraltro, si riunirono nella nascente Gattinara le genti dei villaggi circostanti (Castellazzo, Loceno, Locenello, Mezzano, Rado). La conformazione del borgo, piuttosto cambiata dal corso del Seicento, è poi caratterizzata dalla presenza dei cortili interni, dalla forma irregolare per via dei continui mutamenti o sovrapposizioni architettoniche intervenuti nel tempo, dei portici scanditi da colonne o pilastri, dei ballatoi, delle gentili loggette distese sotto il profilo dei tetti. La fisionomia della città si completa con l’eleganza espressa dalle ville ottocentesche: le più interessanti si affacciano su corso Valsesia e sottolineano la sobria ricercatezza delle famiglie alto borghesi di Gattinara conservando il fascino originario nonostante, modernamente, siano state riadattate ad usi diversi.

Non accessibile al pubblico è, oggi, un antico convento, dedicato a santa Chiara, fondato nel 1529 da Mercurino Arborio di Gattinara che conserva, al suo interno, un ciclo di affreschi d’epoca e ispirazione gaudenziana ma del quale resta visibile solo il cortile, di foggia rinascimentale.
Nelle adiacenze di tutti gli accessi al centro storico si trovano delle chiese, come tipico dei borghi medievali. Queste rappresentano alcune delle mete di più grande interesse culturale. La chiesa parrocchiale di san Pietro diventa, a partire dal 1147, il simbolo della città e il luogo di sepoltura della personalità più illustre, il cardinale Mercurino Arborio Gattinara. Caratteristiche di spicco sono la facciata in mattoni rossi decorata da formelle in cotto istoriato con puttini e grappoli d’uva, e la poderosa cupola in ferro e laterizi terminata entro la fine dell’Ottocento. La chiesa di santa Maria del Rosario è lo scrigno barocco per eccellenza: nata in luogo di una chiesa quattrocentesca, di cui restano alcuni lacerti d’affresco realizzati dalla bottega De Bosis, concentra le maestranze locali, biellesi e vercellesi nelle opere che adornano, in modo particolare, la zona presbiteriale. Tra queste si ricorda il trittico realizzato verso il 1531 da Gerolamo Giovenone, seguace del grande Gaudenzio Ferrari. Si possono osservare numerose cappelle di devozione mariana (santa Maria dell’Orto, santa Maria della Consolazione, oratorio di San Giuseppe) oltre ad affreschi votivi posti all’esterno di alcuni palazzi passeggiando tra le stradine minori. La chiesa di santa Marta, sorta verso le mura difensive, con la facciata neoclassica e nella quale si conserva un Santo Crocifisso molto venerato, e la chiesa dedicata a san Francesco, sorta verso la fine del Cinquecento insieme al convento per ospitare i frati francescani insediati a Gattinara, completano il quadro delle chiese inserite nel quadrilatero del borgofranco. Poco oltre, infatti, verso la zona pianeggiante di Rado, si trova il Santuario di Santa Maria, fondato verso il X secolo e divenuto, verso il XVI secolo, meta assidua di pellegrinaggi per la venerazione della scultura miracolosa della Vergine.

Nell’area che lambisce il torrente Mallone, immerso nella campagna boschiva si trova, da secoli, quanto resta di un’area di sepoltura risalente all’epoca golasecchiana e un villaggio medievale fortificato – entrambi in attesa di tornare a mostrare la propria bellezza.

Sport

L’ambiente collinare offre diversi sentieri per gli amanti del trekking. Anche l’area del fiume offre percorsi adatti alle passeggiate a piedi, in bicicletta o a cavallo. In città sono presenti numerose associazioni e palestre che offrono la possibilità di praticare varie discipline. Una menzione speciale sicuramente meritano l’A.S.D. Gym & Cheer Gattinara (localmente noti come “WildCats”) un centro d’élite del cheerleading pluripremiato su scala nazionale ed europea; e il Judo Gattinara A.S.D. che conta corsi molto frequentati sin dal 1986.

Curiosità

Recentemente è stato rinvenuto un sito archeologico riferibile alla civiltà palafitticola di Golasecca. Si tratta di un rinvenimento che ha dell’eccezionale, sia per estensione che per quantità di reperti tornati alla luce: gli studiosi hanno contato almeno 80 tombe e pezzi rari come l’armilla della ribattezzata “signora di Gattinara”. Per un primo approfondimento delle notizie ufficiali che descrivono il sito clicca QUI.

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Da non perdere

LE CHIESE DEL CENTRO STORICO

L’antica pieve di san Pietro viene citata in alcuni documenti a partire dal 1147. Gli fanno eco la chiesa della Madonna del Rosario, con affreschi quattrocenteschi, di santa Marta posta vicino alle ex carceri, di san Francesco e diverse cappelle minori ben tenute e officiate


TORRE DELLE "CASTELLE”

È ciò che resta di una fortificazione costruita verso l’XI secolo che doveva essere veramente imponente. Oggi si trova in mezzo ai vigneti su un poggio panoramico


IL CASTELLO DI SAN LORENZO

Si trova a 540 slm e fu edificato in alto medioevo per poi essere usato e ristrutturato fino al termine dell’epoca viscontea. Progressivamente abbandonato a partire dalla fine del Cinquecento, si raggiunge con una bella passeggiata


ENOTECA REGIONALE E CANTINE

E’ stata inaugurata il 10 luglio 1999 e ha la propria sede in Villa Paolotti, villa patrizia dalle forme tradizionali risalente alla fine del XIX secolo. L’impegno di Enoteca è affiancato da quello delle tante Cantine private in cui assaggiare e acquistare il vino nebbiolo Gattinara DOCG

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