Fobello
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metri - Altezza
Luglio - Festa patronale San Giacomo

Territorio
L'origine di Fobello risale alla prima metà del Trecento, quando gli alpeggi utilizzati dai pastori in estate iniziarono ad essere abitati in maniera stanziale. Grazie alla sua particolare conformazione ambientale circa 700 ettari del territorio di Fobello fanno parte del Parco Naturale Alta Valsesia. Nel complesso il comune si estende su quote variabili comprese tra gli 880 m del centro del paese e i 2.458 m della Cima Colmetta. Fobello è circondato da ben 23 tra frazioni dall'estetica tipicamente valsesiana e in sintonia con l’ambiente: Càdelmeina, Piana di Roj, Roj, Boco inferiore, Boco superiore, Catognetto, Piana di Santa Maria, Santa Maria, Gazza, Riva, Campelli, Pian dei Campelli, Costa, Belvedere, Res, Cà Gianolo, Agazza, Torno.
Arte e cultura
Nel 1860 lo storico Federico Tonetti definiva Fobello “la proclamata valsesiana gemma”. Ora come allora, Fobello conserva la stessa dignità per questa nobile definizione grazie alla bellezza che ne caratterizza il paesaggio, alle testimonianze d'arte e cultura che si incontrano, quasi inaspettatamente, in ogni dove: tra i profili dell’elegante abitato, nei musei, nelle opere d’arte. Tutto, qui, parla delle secolari tradizioni della Valsesia e della sua gente. Il centro abitato si caratterizza per la presenza di grandi case a sviluppo verticale, alcune ancora risalenti al Seicento, al Settecento e all’Ottocento, ritmate dai balconi in pietra e aperture ad arco, facciate decorate da trompe l'oeil a motivi floreali o affreschi votivi. Il “secolo d’oro” del paese sarà il XIX, un periodo durante il quale Fobello si afferma come rinomato centro di villeggiatura grazie alla capacità di accoglienza alberghiera. Questo fiorente periodo rimane vivo nelle belle ville dell’epoca: villa Musy, villa Lancia e villa Lanza.
Tra le emergenze artistiche spicca il grande complesso della chiesa parrocchiale di san Giacomo, con quel suo massiccio campanile che, nelle forme, ricorda lo stile tardo romanico tipico del territorio alpino, e l’annesso Oratorio della Visitazione. La chiesa parrocchiale di san Giacomo, eretta nel 1545, fu in parte distrutta nel 1923 da un’alluvione e poi ripristinata entro il 1931. Al suo interno sono custodite varie opere provenienti dalla chiesa antica e da alcuni oratori. Tra queste si ricordano un trittico attribuito a G.B. Scolari raffigurante la Madonna in trono col Bambino al centro, San Rocco e San Marco ai lati (fine del XVI secolo). Dell’edificio antico sono rimasti anche una vetrata figurata del 1627 e una serie di arredi lignei, importanti testimonianze della scultura seicentesca valsesiana. Qui sono anche custodite le reliquie di san Benedetto martire, un corpo santo estratto dalle Catacombe di Roma.
Passeggiando tra le viuzze del paese si susseguono le eleganti stazioni della Via Crucis (entro 1744) frutto del lavoro congiunto tra Carlo Borsetti, autore delle scene figurate e Giovanni Antonio Orgiazzi, autore dei fregi e delle targhe in stile rocaille. Degli stessi autori è l’artistica facciata dell’Oratorio di san Giuseppe detto “alla Fontana”, un edificio consacrato nel 1738 e posto al centro dell’abitato. Borsetti e Orgiazzi lavorano qui nuovamente fianco a fianco, impegnati l’uno nelle scene figurate (Morte di san Giuseppe, al centro, e l’Annunciazione ai lati) e, l’altro, nella grande quadratura architettonica dell’insieme. All’interno la modesta navata sfocia in un grazioso presbiterio arricchito da uno splendido altare ligneo dipinto e sormontato da una cupola in cui è rappresentata la Gloria di san Giuseppe, opera ascrivibile al Borsetti (1744).
Nella parte alta del centro abitato si trovano due Musei: quello dedicato al Puncett, tecnica di ricamo molto preziosa quanto squisitamente valsesiana; e la Mostra Permanente “Vicenzo Lancia”. Entrambi sono ospitati nel palazzo delle Scuole, voluto da Vincenzo Lancia. In frazione Campelli, invece, si trova il Museo Carestia – Tirozzo, allestito in una casa del XVI secolo e nel quale sono esposti numerosi fogli dell’erbario dell’Abate Antonio Carestia.
Sport
Questa zona, definita Conca di smeraldo, offre una ricca serie di escursioni. Sono presenti due percorsi GTA che uniscono Fobello a Rimella (valico della Res) e a Carcoforo (Colle d’Egua) e itinerari verso la valle Anzasca e l’Ossola. Le frazioni sono tutte collegate tra di loro attraverso sentieri percorribili per la maggior parte dell'anno e per piacevoli passeggiate alla portata di tutti. L’abbondanza e la purezza delle acque rende Fobello una delle mete privilegiate per la pratica della pesca sportiva. In località Oltracqua nelle domeniche dei mesi invernali è disponibile un campetto da sci in cui bambini possono divertirsi con sci, slitte e snowboard.
Curiosità
Ha sede a Fobello il Consorzio Valmastallone che unisce i cinque comuni di Fobello, Cervatto, Rimella, Sabbia e Cravagliana per la gestione integrata delle risorse del territorio e che, nel 2007, ha ottenuto la prestigiosa “Certificazione Ambientale UNI EN ISO 14001”. Tra le peculiarità del paese non bisogna perdere il rinomato caseificio, il biscottificio e il laboratorio di panificazione, dove si lavorano prodotti riconosciuti con il marchio di “Eccellenza Artigiana” della Regione Piemonte. Oltre alla festa del “pane dell’amicizia” condivisa con Rimella, Fobello è nota per una veterana manifestazione molto amata e particolare, il “Sentiermangiando”: si cammina tra le belle frazioni del paese godendo degli stand enogastronomici organizzati lungo il percorso. Fobello ha dato i natali al prevosto Benedetto Ludovico Giacobini (Beato, 1650-1732); e a Carlo Rizzetti, senatore d’Italia dal 1892 al 1909 e Ministro dell’Agricoltura, Industria e Commercio.
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Da non perdere
La chiesa di san Giacomo Maggiore fu costruita entro il 1545. Fu distrutta più volte negli anni dalle esondazioni del torrente Mastallone e fu ricostruita un'ultima volta nel 1931, a tempo di record. Accanto si trovano: l'oratorio della Visitazione, le stazioni della Via Crucis e l'oratorio di san Giuseppe
I MUSEI
In paese si trovano tre Musei: uno dedicato al Puncetto, uno all'erbario dell’Abate Antonio Carestia e uno a Vincenzo Lancia. Tutti testimoniano l'amore di Fobello per la storia e la cultura
ITINERARI NELLA NATURA
Da Fobello partono diversi itinerari immersi in una natura spettacolare. Tra i più amati: l'anello delle frazioni, l'alpe Res, il lago Baranca
MANIFESTAZIONI
La più famosa è il Sentiermangiando che si svolge ogni anno nel mese di giugno: si tratta di una grande passeggiata con stand enogastronomici…e tanta allegria