Cravagliana
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metri - Altezza
Agosto - Festa patronale S.M.Assunta

Territorio
Il più antico toponimo del paese è Aureliaco, attestato in un atto del 945 che fa riferimento, in generale, alla Valmastallone e alla tenuta della Rotonda, in cima alla Valbella, usata dai nobili per la caccia al cervo. Entro l’anno del giuramento cittadinatico di Vercelli (1217) il toponimo decade in favore di Crapagliana. Il comune si costituisce verso il 1220 – 1230 ed è completo della chiesa pievana. A quell'epoca Cravagliana è il comune più antico della Valsesia. Decisamente da sfatare è la credenza che il toponimo derivi da “capra” perché è, invece, un derivato dal latino che indica crepe rocciose e spaccature; queste, infatti, caratterizzano geologicamente tutta l’area per un raggio di almeno 15 chilometri. Poco si può ricostruire delle vicende che hanno scandito la vita del paese poiché, nel 1616, un devastante incendio distrusse quasi tutte le case e gli archivi contenuti nella casa parrocchiale. Cravagliana si caratterizza per un abitato tutto stretto intorno alla strada principale, con le case addossate le une alle altre ritmate da portali in pietra, cortili e viottoli. Sul territorio si trovano, a sorpresa, numerose frazioni: Casone, Giavinali, Canera, Molino, Nosuggio, Grassura, Pianaronda, Roncaccio, Sassello superiore e inferiore, Ordovago, Meula, Ferrera, Saliceto, Voi, Gula, Dietro la sella, Valbella superiore e inferiore, Brugaro, Brugarolo, Selva, Bocciolaro, Colla – tutte provviste di deliziose chiesine, rari pianori, sentieri che si inerpicano tra i piccoli abitati compatti arrivando agli alpeggi superiori, ricchi di storie e leggende che si tramandano negli echi della folta vegetazione che gradualmente prende il sopravvento. Per la sua estensione territoriale il comune si configura come uno dei più ampi della Valsesia.
Arte e cultura
Alla fine del Settecento era sviluppato un circuito di miniere per l'estrazione, prevalentemente, di ferro (località Scivola, Piana, Gula, Bondali e Valbella) sfruttato sino agli inizi del Novecento. In tutta l’area si trovavano gran quantità di alberi da frutto e i torrentelli sono costeggiati di mulini e torchi, da sempre alla base dell’economia rurale locale. All’Alpe Laghetto viene prodotta una Toma d’alpeggio di particolare pregio cagliata secondo la tradizione ed invecchiata all’interno di una delle gallerie delle antiche cave di Pirrotina Nichilifera, ormai allagate. La chiesa parrocchiale dedicata a santa Maria Assunta e santo Stefano è stata la “chiesa matrice” della Valmastallone: gli studi hanno stabilito che è la chiesa più antica della zona (esistente già tra il XIII e il XIV secolo) come ci ricorda il suo campanile, piuttosto tozzo e dalle forme arcaiche, eco di strutture romaniche o lombardo – gotiche. Il grande san Cristoforo affrescato nel 1635 da G.F. Monti invita a visitarne l’interno, dove si conservano splendide ancone lignee seicentesche, una tela della bottega Cavallazzi e una Via Crucis di Lorenzo Peracino. Il più importante edificio di culto della zona è il Santuario della Madonna del Tizzone, immerso in un bosco di castagni. Il santuario fu edificato nel Cinquecento e poi ridefinito nel corso del Novecento: al suo interno ospita interessanti affreschi ex-voto e una preziosa ancona lignea. È raggiungibile anche da Sabbia.
Galleria fotografica
Sport
Sport Cravagliana è una delle mete preferite dai praticanti della pesca sportiva con particolare riferimento alla tecnica “a mosca”. Altra specialità è il trekking grazie ai numerosi sentieri presenti.
Curiosità
Il paese ha dato i natali a svariate personalità tra le quali ricordiamo almeno Giovanni Battista Lorenzo Bogino (1701 – 1784), politico alla corte di Carlo Emanuele III e suo Ministro per gli affari di Sardegna e Giacomo Ginotti (1845 – 1897) uno dei più interessanti quanto importanti scultori valsesiani noto nelle maggiori corti italiane ed europee.

Da non perdere
Dedicata a santa Maria Assunta e santo Stefano è stata, per lungo tempo, la “chiesa matrice” della Valmastallone
SANTUARIO DELLA MADONNA DEL TIZZONE
Sorge in un luogo in cui, per tradizione, apparve la Vergine. L’iscrizione più antica che si trova all’interno risale al 1546. Sopra l’altare è posta l’immagine dell’Immacolata Concezione
PESCA SPORTIVA
E’ una delle attività più praticate lungo il corso del torrente Mastallone