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Chiesa san Pietro Martire a Varallo

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Approfondimento

Il piccolo oratorio di san Pietro martire si trova al vicino al ponte "del Busso", sulla strada che da Varallo conduce verso la Valmastallone. La storia di questo piccolo oratorio è molto antica: il primo documento in cui viene nominato risale al 1366. Si sa che verso la metà del Seicento non si celebravano più sante Messe e l’altare era diroccato, tanto che l'oratorio fu utilizzato per lungo tempo in più modi (casello daziario, magazzino e ricovero per i muli). Solo negli anni ’60 del secolo scorso, grazie all'impegno dell'amministrazione comunale, di enti e di alcuni cittadini, si è preso coscienza del grande patrimonio pittorico che qui era conservato: gli unici affreschi superstiti sono stati felicemente attribuiti alla bottega dei De Bosis; sappiamo che, in facciata, era presente anche un affresco raffigurante santa Petronilla realizzato "in una notte di luna piena" da Gaudenzio Ferrari, ma è stato staccato per motivi conservativi e trasportato in Pinacoteca. Nella conca absidale si riconosce il Cristo Pantocratore e gli Evangelisti; poco sotto i riquadri raffiguranti i Vizi Capitali, una rappresentazione unica nel suo genere in Valsesia.

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