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Approfondimento

La chiesa parrocchiale di santa Croce sorge in luogo di una precedente chiesa cinquecentesca dedicata a san Maiolo. Il culto legato a questo santo, di derivazione francese, arrivò in zona grazie all'opera dei monaci cluniacensi legati all'abazia di San Nazzaro Sesia, proprietari dei terreni sui quali sorgeva la chiesa e dati in affidamento vassallatico alla famiglia Fassola insieme ad altre pertinenze.

Rassa ottenne l'autonomia dalla parrocchia di Scopa nel 1523. Nel 1623 la comunità decise per un ampliamento della chiesa, nel frattempo reintitolata alla Santa Croce, e i lavori terminarono verso la metà del Settecento. Tuttavia, nel 1812 sarà necessario ricostruire gran parte della navata a causa degli ingenti danni riportati dalla struttura dopo l’incendio che devastò il paese.

L'edificio si presenta con una pianta a croce latina e quattro cappelle laterali.

All’esterno si possono osservare alcuni manufatti lavorati con il marmo estratto al Mazzucco (una località di Rassa nota per questa attività estrattiva) in particolare: una croce palmata, una lapide commemorativa, il busto di sant’Elena accanto al segno identificativo dell’autore.

Tra gli arredi interni meritano menzione il tabernacolo ligneo dorato (Cinquecento) posto sull’altare maggiore, oltre ad un bel crocifisso (Quattrocento), entrambi di autore ignoto; e l’ancona lignea scolpita e dorata posta sull’altare di san Maiolo (Seicento) dove è raffigurato il santo in una tela donata nel 1652 dalla famiglia Fassola con, ai lati, due angeli dorati. Il battistero è scolpito in legno di noce e poggia su un basamento di marmo del Mazzucco. La cappella dedicata alla Madonna del Rosario è corredata da quindici eleganti tavolette dipinte. Gli affreschi del presbiterio furono realizzati da Antonio Orgiazzi “il Vecchio” (Settecento) mentre quelli della volta vennero eseguiti da Giovanni Avondo (Ottocento).

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