Chiesa parrocchiale di San Giacomo a Rimasco
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Approfondimento
La bella chiesa parrocchiale di Rimasco, dedicata a san Giacomo, sorge in una posizione panoramica quasi alla confluenza dei torrenti Egua e Sermenza. A partire dal 1449 i documenti attestano un edificio religioso costruito nel nucleo più antico del paese. Nel 1479 la chiesa ottiene la separazione dalla pieve di Boccioleto e, a quel punto, iniziarono dei lavori per un rifacimento pressoché totale che proseguiranno nel corso del Cinquecento e del Seicento portando all'erezione della nuova chiesa entro il 1702. La struttura, provvista del tradizionale portico e del campanile a guglia slanciata, presenta una pianta a croce latina con abside quadrato. Le uniche tracce superstiti dell'antica chiesa sono delle porzioni di affreschi visibili all'interno: si tratta di alcune figure di santi, in particolare santa Maddalena, san Lorenzo e santa Margherita e un altro santo/a non identificabile.
Unico nel suo genere, invece, è l'affresco che rappresenta il ciclo dei mesi posto sotto le figure dei santi. Le figure superstiti mostrano Febbraio, Marzo e Aprile ed è possibile ipotizzare che le dimensioni originarie del ciclo pittorico fossero di circa nove metri. Gli affreschi possono risalire alla prima metà del Quattrocento e restituiscono, almeno in via generale, le primitive dimensioni dell'edificio. Non esistono altre notizie riguardo a queste opere ma gli studiosi affermano che possono essere attribuiti al medesimo artista attivo anche nella chiesa parrocchiale di Boccioleto del quale, però, resta sconosciuto il nome. Nell'abside è sistemato l'altare in legno scolpito, dorato e dipinto, completo di sculture di santi e angeli realizzato nel 1702 da Francesco Antonio D'Alberto, uno scultore nativo di Boccioleto, che vi inserì il tabernacolo piramidale presente nella chiesa antica. Dietro l'altare è un piccolo affresco di Gaudenzio Ferrari.