Cervatto
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metri - Altezza
Agosto - Festa patronale

Territorio
Cervatto gode di una posizione panoramica che domina tutta la valle dei torrenti Mastallone e Cervo, e che fa di questo paese un piccolo cantuccio unico e pittoresco. Meta residenziale ricercata e amata dalla borghesia piemontese e lombarda (ad es. famiglie Borsalino, Marchesa, Bayla, Banfi, Dell’Acqua e Koelliker), fino al 1738 fu unito a Fobello, dal quale si separò prima come parrocchia e, un secolo dopo, come comune. Poche ma aggraziate le sue frazioni: Cadvilli, Cadiano, Giavina, Orlino, Oro Negro, Tapponaccio.
Arte e cultura
Il centro del paese si raccoglie tutto intorno alla piazzetta principale. Qui la bella fontana porta allegria e l’elegante palazzo del Comune s'impone per eleganza. Sulla facciata hanno trovato posto i busti di Pietro Bayla (m. 1878) e di sua sorella, Angela Bayla, vedova Marchesa, realizzati dallo scultore Pietro della Vedova. Il Bayla fu un imprenditore nel settore tessile e il principale promotore per la costruzione della strada carrozzabile di collegamento tra Varallo e Fobello, e tra Fobello e Cervatto. Appena accanto sta una lapide che ricorda, invece, i meriti del benefattore Enea Banfi. L'imponenza del volume della chiesa parrocchiale di san Rocco (XVII secolo) conchiude la piazzetta. Al suo interno si conserva una tela dipinta da Giuseppe De Dominici e raffigurante la Morte di san Giuseppe, un antico paliotto in cuoio, l’altare della Madonna del Rosario con le tavole dei quindici Misteri e un quadro raffigurante san Pantaleone proveniente dal perduto omonimo oratorio. La navata è poi decorata dai fratelli Avondo (due medaglioni sulla volta con episodi della vita di san Rocco) mentre le altre decorazioni sono state eseguite dal pittore cervattese Marco Berra nel 1940. Sul retro dell’edificio si scorge la ritmica delle cappelle della Via Crucis, dipinte nel 1775 da Giovanni Battista Peracino di Cellio, che conduce al neogotico oratorio di San Giovanni. Poco distante si erge l’edificio che più di tutti connota e contraddistingue Cervatto, ovvero la villa detta “il Castello”, voluta verso la fine dell’Ottocento dalla famiglia Montaldo.
Sport
A Cervatto si pratica un escursionismo adatto a tutti e per buona parte dell’anno. Si trova qui uno degli otto Sentieri dell’Arte del CAI (Cervatto – Madonna del Balmone, m 1.380), punteggiato di oratori e cappelle. Il sentiero si snoda interamente nella valle del Cervo e attraversa piccoli agglomerati di case fino alla chiesetta della Madonna del Balmone, così denominata perché ubicata su una grossa balma, uno scavallo. L’oratorio è dedicato alla Vergine di Oropa ed è stato meta, nei secoli, di viandanti e pellegrini.
Servizi
Curiosità
Il paese prende il nome dal torrente Cervo che, a sua volta, indica l’ungulato molto presente in queste vallate.

Da non perdere
Sobria ed elegante, la chiesa principale di Cervatto si trova nella piazzetta del paese
SENTIERO DELL'ARTE
E' a Cervatto uno degli otto Sentieri dell’Arte del CAI (Cervatto – Madonna del Balmone, m 1.380), punteggiato di oratori e cappelle