Cappelle, affreschi e meridiane a Mollia
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Approfondimento
Trovandosi a passeggio per Mollia non si deve dimenticare di camminare sovente tenendo “il naso all’insù”. Può sembrare banale, ma è il modo migliore per poter inciampare su cose straordinarie, come le meridiane. La più intrigante si trova a Goreto: è datata 1760 e vi sono dipinti una conchiglia, una campana, uno stemma con un lupo, tre coppe su due campi e un cartiglio con la scritta UT DICANT – che si tratti di un rebus?.
La stessa attenzione vale per gli affreschi o le scritte celebrative che si trovano spesso in angoletti nascosti tra i profili delle case oppure nelle cappelline che punteggiano le viuzze del paese. Spesso le si intravede dalla strada e quasi mai ci si ferma ad osservarle. Ma, prendendosi del tempo, si possono scoprire affreschi di artisti locali più o meno dotati che riconfermano ogni volta la straordinaria vocazione all'espressione artistica e all'amore del “bello”, un bello edificante, salvifico. Composizioni che dimostrano deliziose declinazioni popolari, semplici ma ben curate nei dettagli, spesso risalenti al Cinquecento, a volte anche al Quattrocento, magari accompagnati da piccoli ex voto o arredi lignei.
Le cappelle più importanti nel territorio sono: quella di san Defendente (fraz. Grampa) con affreschi risalenti alla prima metà del Cinquecento e quella denominata d’i Capleit (fraz. Piana Toni).
La processione della büra
Una tradizione antica vuole che ogni anno, la sera del 30 dicembre, si celebri la festa e la processione della büra (falò), una solenne festa liturgica che propizia l’inizio del nuovo anno. Tutta la popolazione si riunisce nella chiesa parrocchiale e, dopo aver assistito alla celebrazione della Santa Messa, parte in processione reggendo in mano delle fiaccole. Giunta vicino alla cappella di san Defendente, alimenta un gran falò, realizzato con una catasta di legna preparata dai boscaioli del paese.