Cappella Vietti – “Giset” a Guardabosone
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Approfondimento
Passeggiando tra le graziose viuzze del centro storico medievale si trova una cappellina inscritta nella muratura di un palazzo: è il “Gisèt”, al secolo cappella Vietti. Si tratta di un’antica cappella ad orandum aperta solo nella parte davanti. L’attuale cancello in ferro ha sostituito l’originaria grata lignea, simile a quelle del Sacro Monte di Varallo. All’interno si osserva un’elegante volta a botte che esalta i bellissimi affreschi di fine Quattrocento, riconducibili ai modi della bottega di Tomaso Cagnola o Gaspare da Ponderano, molto attive in quel periodo. Le immagini rappresentano per quattro volte san Sebastiano, un Cristo morto, due Madonne con il Bambino e un san Rocco.
La tradizione indica questa cappellina come primo luogo di culto di Guardabosone, gli affreschi come degli ex voto; un’altra la vuole cappella annessa ad un lazzaretto. Seppur non siano ipotesi confutabili, è pur vero che sovente nei villaggi medievali le cappelle posizionate nelle zone di accesso erano dedicate, in particolare, ai santi Rocco e Sebastiano quasi ad invocare la protezione dai morbi recidivanti, tanto diffusi in passato; altrettanto, trovandosi in zone poco interne del borgo, erano utilizzate come lazzaretti in caso di necessità.