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Approfondimento

Camasco sorge tra i 750 e li 800 metri di altezza in una conca ricca di boschi, su una sorta di spartiacque tra la Valsesia e il Lago d'Orta. Fu comune autonomo fino al 1926. Il paese è attraversato dal torrente Nono, che nasce nel monte Ranghetto e si getta nel Bagnolo, a sua volta torrente di Cervarolo. Nel 1935 a Camasco si disputavano gare di sci di fondo e di salto, mentre nel primo dopoguerra si affermò come centro di sci alpino. Il paesino è dotato di due bellissime chiese: la chiesa parrocchiale di san Bernardo, per la quale Tanzio da Varallo dipinse il suo famoso san Rocco con i camaschesi in preghiera (1631) oggi conservato nella Piancoteca di Varallo; e la chiesa dedicata alla Vergine Addolorata. Dietro la chiesa di San Bernardo si trova il Museo Comola, allestito nelle aule dell'ex asilo, nel quale sono raccolti i cimeli, i ricordi di famiglia, i ritratti e i dipinti appartenuti a Ignazio Giovanni Comola. Il Comola, emigrato molto giovane, lavorò dapprima come lattoniere per poi farsi strada e divenire un grande commerciante di lampade, bracieri, stufe.

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