Search
34
kmq - Superficie
667
metri - Altezza
29
Giugno - Festa patronale
Invalsesia panorama di Boccioleto

Territorio

Boccioleto è incastonato tra i dolci pendii della Val Sermenza, una delle valli laterali di cui si compone la Valsesia. Il paese si trova in prossimità della confluenza tra i torrenti Sermenza e Cavaione. Si tratta di un borgo di antichissima fondazione: già nel Quattrocento si separò da Rimasco per costituire una comunità civile e parrocchiale autonoma. Nel corso dei Seicento prende forma la fisionomia della Boccioleto che possiamo visitare oggi, caratterizzata da un susseguirsi di architetture tipicamente valsesiane a doppio loggiato con tetti coperti di beole. Appartengono a Boccioleto diverse frazioni: Casetti, Fervento, Genestreto, Moline, Oro, Oromezzano, Palancato, Piaggiogna, Ronchi, Solivo.

Arte e cultura

Nel territorio di Boccioleto si trovano moltissime opere d’arte. I monumenti di maggior rilievo si incontrano a partire dal centro storico con la chiesa parrocchiale di San Pietro e Paolo: ampliata varie volte nel tempo, conserva affreschi interni ed esterni risalenti a diverse epoche, eseguiti tra XIV e XVIII secolo, oltre a numerose opere lignee tra le quali, ad esempio, un notevole altare piramidale posto nel presbiterio (F.A. D’Alberto e figlio, 1708 – 1723). Uscendo dal centro si può visitare l’Oratorio dell'Annunziata, sconsacrato e trasformato in una sorta di museo di opere artistiche recuperate nel territorio per evitarne il ladroneggio e il danneggiamento. Sulla vecchia mulattiera per Rossa, a ridosso del ponte sul Cavaione, si incontra la Cappella delle Moline (o Madonna di Loreto) conosciuta come il “Gesietto” (XV sec.) con il suo piccolo campanile ottagonale, decorata con ariosi affreschi da Filippo Cavallazzi (XVI sec). In frazione Oro si conserva uno degli oratori più affascinanti: quello di san Pantaleone (XV sec.) con un eccezionale ciclo di affreschi raffiguranti vari santi e storie della vita della Beata Panacea (1476, bottega De Campo). Nella zona sottostante il ponte d’ingresso del paese si trova l’antica cappella dei Santi Quirico e Gulitta (XIII sec.). Risalendo la Val Sermenza si raggiunge l’oratorio di san Marco (1622) dalla facciata abbellita con affreschi di Melchiorre D’Enrico e utilizzato anche come lazzaretto per gli appestati.

Anche negli alpeggi i virtuosismi artistici non mancano. Le opere più famose sono quelle nell’oratorio di san Lorenzo dell'Alpe Seccio (1.388 m). Le pareti interne sono riccamente ricoperte da affreschi risalenti alla metà del XV secolo e, all’esterno, si riconoscono ancora un san Cristoforo e una Ruota della Fortuna.

Sopra frazione Palancato sorge uno dei monumenti maggiori: il Santuario della Madonna del Sasso sorto, secondo la tradizione, sul luogo di una miracolosa apparizione della Vergine (XIV sec.). Ricostruito più volte nel corso del tempo perché distrutto a causa di catastrofi naturali, dell’edificio originario rimane solo una roccia dipinta con l'immagine della Madonna con il Bambino tra gli angeli proprio nel punto in cui si tramanda essere avvenuta l’apparizione

Sport

L’imponente monolite di gneiss alto 90 metri che sovrasta l’abitato, noto come “Torre delle Giavine” (Tor da Biciulej), è divenuto simbolo di uno degli sport prevalenti sul territorio: l’arrampicata sportiva. Si può raggiungere questa palestra virtuosa, riservata ai non principianti, da frazione Ronchi, seguendo il sentiero 386. In frazione Fervento si raggiunge la grande falesia "Ronco", suddivisa in sette settori adatti anche ai neofiti (sentiero 383). Gli amanti della natura e del trekking sanno bene che da Boccioleto partono due degli otto Sentieri dell’Arte ideati dal CAI (Piaggiogna – Madonna del Sasso; Boccioleto – Seccio): percorsi immersi nella natura punteggiati da testimonianze d'arte e di fede (piccoli oratori, cappelle etc..). Inoltre, una gradevole passeggiata è quella offerta dal "Sentiero delle Felci" attraverso le belle frazioni di Casetti e Palancato. Poco distante dal centro abitato c’è un moderno centro sportivo completo di campo da calcio e calcetto, tennis, beach volley e bocciodromo.

Curiosità

In località Piaggiogna è stata posizionata la stazione di partenza della “Solivo Express”, la cremagliera monorotaia di collegamento tra Boccioleto e l’alpeggio di Solivo (1.027 m).

E’ di origine bocciolettese il “Giacomaccio” (al secolo Giacomo Preti) noto per aver tentato, nel 1518, un’insurrezione popolare ai danni di Varallo e del Consiglio Generale della valle, accusati di essere iniqui nella gestione delle risorse da ripartire in favore dei più poveri territori montani dell’alta Valsesia: le truppe guidate dal Giacomaccio vennero respinte ma i privilegi delle località di montagna vennero aumentati. La rivolta non volse a favore del Giacomaccio e venne poi regolata con un incontro nella chiesa di Santa Maria delle Grazie nel 1527. Il masso dal quale il Giacomaccio arringò i bocciolettesi perché imbracciassero le armi è tuttora visibile davanti alla chiesa parrocchiale e reca incisa la sigla JPP (Jacobus Preti Predicavit).

Un grande artista settecentesco ha origine bocciolettese: Carlo Borsetti (1698 – 1760), pittore particolarmente prolifico specializzato nella tecnica ad affresco e collaboratore di Antonio Orgiazzi il Vecchio. Nacque a Boccioleto anche Giuseppe Sartorio (1854 – 1922) scultore di fama nazionale poi insignito del titolo di Cavaliere, con studi in Torino e in Sardegna. Morì, pare, durante una traversata in mare verso l’isola.

Invalsesia araldo Boccioleto

Da non perdere

LA SOLIVO EXPRESS

È una cremagliera che permette di raggiungere l'alpe Solivo di frazione Palancato (m 824) e il rifugio (1.080 m), aperto nel 1978 e successivamente ampliato e restaurato, oggi gestito dalle Sorelle della Carità (Baita Madre della Speranza).


ORATORIO DI SAN LORENZO ALL'ALPE SECCIO

La tradizione vuole che la chiesina di San Lorenzo sia stata la prima ad essere edificata in Val Sermenza e consacrata il 24 aprile del 1446.


SENTIERO DELLE FELCI

Congiunge Boccioleto a Fervento attraversando le frazioni di Casetti e Palancato, particolare per alcune fioriture annuali tra le quali quella delle felci (da giugno a settembre)

0
Vicino

Il tuo carrello

error: I contenuti del sito sono protetti. © Invalsesia.it