Alagna Valsesia
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Giugno - Festa patronale

Territorio
Alagna è, oggi, unita a Riva Valdobbia così come lo erano, anticamente, con il nome di “Pietre Gemelle” (Presmell). Entrambe sorgono ai piedi del massiccio del Monte Rosa e sono corona naturale dell’alta Val Grande.
Alagna è stata fondata dalle genti Walser in migrazione da Rima San Giuseppe (XIII sec.) ed è costituita da numerosi villaggi, aggregati quasi tutti intorno al cento cittadino: San Nicolao, Uterio, Ronco, Pedemonte, Ponte, Resiga, Bonda, Piane, Dosso, Montella, Goreto, Rusa e Merletti. Alagna è inserita nell’area del Parco Naturale Alta Valsesia, istituito nel 1979, il parco protetto più alto d’Europa con un’estensione di circa 6.511 ettari fino ai 4.554 m della Punta Gnifetti. Dalla zona di fondovalle, dove si trova Alagna, si aprono quattro vallette laterali: la valle dell'Olen, che collega il territorio con Gressoney-La-Trinité; la valle di Bors, con alpeggi citati già in epoca medievale tra i possedimenti dei conti di Biandrate; la valle del Mud, dominata dal profilo del Tagliaferro; la val d'Otro, ricercata e apprezzata per la bellezza del paesaggio e i villaggi Walser ben conservati. Ad Alagna si trovano anche le caldaie del fiume Sesia.
Riva Valdobbia si trova sulla riva orografica destra del fiume Sesia. Le aggraziate frazioni (Balma, Boccorio, Buzzo, Cà di Janzo, Cambiaveto, Cà Morca, Cà Piacentino, Cà Verno, Cà Vescovo, Gabbio, Isolello, La Montata, Oro, Peccia, Piana Fuseria, Piane, Rabernardo, Sant’Antonio, Selveglio, Vogna Sotto) conservano tutto il fascino della vita montana legata al sistema degli alpeggi e circondano il centro abitato principale. La Val Vogna, che risale verso Gressoney-Saint-Jean seguendo il corso del torrente Vogna, collega il borgo al colle di Valdobbia, dove si trova il rifugio Ospizio Sottile. Si tratta di una via molto frequentata da coloro che, in passato, andavano a lavorare all'estero, soprattutto in Francia (Savoia e Tarentasia). Oggi è molto amata dagli escursionisti sia in inverno che in estate grazie alla rete di sentieri variegati e panoramici. L'Ospizio è base di partenza per le ascensioni alla Cresta Rossa (2.986 m), al Corno Valdobbia (2.755 m), alla Punta Plaida (2.689 m) e alla Punta Carestia (2.979 m).
Arte e cultura
Im Land, l’antico nome di Alagna, conserva un ricchissimo patrimonio artistico ed antropico disseminato in ogni angolo di territorio. La cultura del popolo Walser, giunto dall’Alto Vallese svizzero nel corso del XIII secolo, è valorizzata nell’Ecomuseo, ideato per conservare la memoria di luoghi, tradizioni, toponomastica. In frazione Pedemonte gli stessi abitanti hanno contribuito ad allestire il suggestivo Museo Walser, interamente dedicato allo stile di vita di questo popolo: oggetti, attrezzi e tessuti sono stati sistemati ed inventariati nei locali di una casa seicentesca per raccontarne le abitudini quotidiane. Passeggiando tra i caratteristici villaggi e le loro strette viuzze, tra le case dall'inconfondibile architettura che fonde insieme il sapiente utilizzo del legno e della pietra, si riconoscono le tracce di piccole comunità autonome, provviste di fontane al centro degli abitati, forni del pane, mulini e segherie lungo i ruscelli per lo sfruttamento dell’energia dell’acqua. Ogni frazione possiede una propria chiesa o un piccolo oratorio, gentilmente affrescati e impreziositi da arredi antichi, per lo più lignei. E' in questi luoghi che si esprime la forte spiritualità delle genti valsesiane e vallesane. Nel centro di Alagna assume un rilievo particolare la chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista, eretta tra il 1505 e il 1514 in stile tardogotico e poi rimaneggiata secondo stilemi barocchi nel secolo seguente. Qui si conservano alcune tra le opere d'arte più belle del territorio tra le quali spiccano uno stupefacente altare maggiore piramidale (1690), un altarolo walser portatile (metà Cinquecento) e un gruppo plastico attribuito a Giovanni D'Enrico, che testimoniano dell’alta qualità artistica delle maestranze locali.
A differenza di Alagna, fondata dai Walser, Riva Valdobbia è valsesiana: costituiva una delle ultime zone abitate da popolazioni autoctone, solitamente insediate sotto i 1.200 m di quota. Durante le fasi di colonizzazione Walser (XIII sec.) l’antico borgo di Riva iniziò ad espandersi risalendo verso la Val Vogna fino ad incontrare i Walser provenienti da Gressoney. Storia e cultura del territorio sono, quindi, il prodotto di una progressiva fusione di culture. In frazione Rabernardo si trova un Museo Etnografico allestito all'interno di una tipica abitazione Walser. Realizzato dalla famiglia Locca, il Museo narra della vita e degli usi di questo popolo, tuttora riconoscibili nella fisionomia del paesaggio antropizzato. Le genti di queste vallate dimostrano in ogni dove la propria vocazione artistica: architettura, pittura e scultura rendono aggraziati gli scorci vallivi attraverso le opere dei “Maestri Prismellesi” (cioè di “Presmell”, antica denominazione della comunità di “Pietre Gemelle”). Una visita attenta merita la chiesa parrocchiale di San Michele Arcangelo, vero e proprio scrigno di opere d'arte, divenuta un simbolo grazie al grandioso affresco in facciata: si tratta di un magnifico Giudizio Universale (1597-1607) opera della bottega dei D’Enrico. Affascinante anche il piccolo Teatro ottocentesco realizzato in stile Liberty che si trova dietro la chiesa parrocchiale.
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Sport
Il massiccio del Monte Rosa, ricco di scorci e panorami sui suoi ghiacciai e sulle numerose punte che sfiorano o superano i 4.000 metri, offre spettacolari itinerari alpinistici ed escursionistici sia in inverno che in estate. L’erezione della Capanna Margherita (1893), il rifugio-osservatorio più alto d’Europa che svetta sulla Punta Gnifetti (4.554 m), ha segnato storicamente la notorietà delle tratte alpinistiche di questa porzione di Alpi. L’impianto delle funivie di Alagna garantisce la fruibilità delle vette agli sportivi tutto l’anno: il comprensorio MonterosaSki, infatti, è uno dei più grandi d’Europa grazie al collegamento con Gressoney e Champoluc, in Valle d’Aosta, per un totale di quasi 180 Km di piste battute adatte a tutte le capacità. Il ricco ventaglio di tracciati "fuori pista" e eliski ha consacrato questa zona come freeride paradise ed è meta di forte richiamo per appassionati provenienti da ogni parte del mondo. E se in inverno si scia o si possono scalare le cascate di ghiaccio, nella bella stagione si può praticare il trekking (uno dei più noti itinerari è il “Tour del Monte Rosa”) e l’arrampicata sportiva grazie alle numerose falesie attrezzate presenti. Gli sportivi sulle due ruote possono raggiungere Alagna anche grazie ad una bella pista ciclabile che la collega a Balmuccia (in totale ca. 28 Km). Inoltre, in estate, alcune tratte delle aree attraversate dagli impianti sciistici del comprensorio MonterosaSki sono adatte per gli amanti della MTB e del downhill che possono trasportare sugli impianti la propria bici. E se ci si trova nella zona della Bocchetta delle Pisse si avrà la possibilità di lanciarsi sopra i cieli di Alagna spiccando un volo in parapendio. Tra le attività outdoor si annovera anche la pesca sportiva nella nuova riserva del fiume Sesia che si snoda tra il ponte della Balma di Riva Valdobbia e la frazione Ponte di Alagna (ca. 2 km).
Anche a Riva Valdobbia la montagna offre sentieri da percorrere a piedi o in ciaspole. Nelle selvagge diramazioni della Val Vogna si pratica lo sci alpinismo e il freeride oppure, sul fondovalle, lo sci di fondo grazie ad un anello di pista battuta di oltre 10 km.
Curiosità
Ad Alagna si può assistere allo svolgimento di alcuni rituali antichi, come il tradizionale Rosario Fiorito, una processione di origine Walser nata come ringraziamento alla Vergine per la protezione ricevuta, per la buona stagione trascorsa, per pregare per i defunti. Questa processione si svolge dal 1683 ogni prima domenica di ottobre; gli alagnesi indossano gli abiti tradizionali e si accompagnano con le antiche lanterne e lo stendardo della "Confraternita della Madonna del Rosario Fiorito", discendono da Flua verso il paese deponendo omaggi floreali alla Madonna ad ogni sosta, cantando e pregando in latino e in lingua Walser. A questo proposito, i Walser parlavano una variante del dialetto tedesco meridionale chiamata “altissimo alemanno” di cui si conoscono tre varianti linguistiche; quella di Alagna viene chiamata Titzsch.
Riva Valdobbia è l’unico paese della Valsesia dal quale si può godere di una visione pressoché integrale del versante sud del Monte Rosa. Tra i suoi numerosi alpeggi, l’Alpe Maccagno (2.200 m) è quello che ha dato il nome all’omonimo formaggio Toma Maccagno (D.O.P.) divenuto un prodotto agroalimentare tradizionale piemontese.
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CHIESA PARROCCHIALE DI SAN MICHELE ARCANGELO - RIVA VALDOBBIA
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PASSEGGIATA IN VAL VOGNA
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